Distrarsi da se stessi

Distrarsi da se stessi

Dorme la città, accaldata, stanca e abbandonata. Al suo posto tutti cercano il mare, il suo vento, il suo movimento che tinge di bianco anche il grigio. Ogni tanto scappi anche tu perché l’estate è ben che iniziata e vuoi urlare il suo nome.

Vorresti indossare il tempo come fosse davvero tuo, vorresti distrarti, staccare, immergere i piedi nell’acqua e vederli camminare. Vorresti goderti il sale sulle labbra, un gelato sciolto, il vento in motorino e fermarti sotto le stelle a contare le luci del cielo.

Vorresti, puoi, lo fai.

Poi però, ogni tanto, alla pace del suono dell’estate arrivano pensieri balbettanti che ti distraggono dalla bellezza della sua semplicità.

Proprio lì il tempo scorre e non è più tuo, proprio quando la tua mente si concentra su un dettaglio, una parola di troppo, un silenzio, una battuta, un elemento accomunato dagli altri per il suo essere pressoché insignificante. Proprio lì il dentro della vita diventa paradossalmente fuori.

È sera, mentre scrivo penso che accetto le parti di me che ho perso, accetto che continuo ancora ad avere paura del buio, ma soprattutto accetto il fatto che a volte la distrazione più bella è quella da se stessi.

Ci siamo, ora tutti al mare o in città purché davvero liberi di distrarsi!!

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